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1° classificato:

Il ritratto, con inquadratura particolarmente stretta sul volto sporco di polvere, costringe a guardare il bambino negli occhi che, lucidi, commuovono fortemente. Si percepisce in maniera palpabile la sua sofferenza. La scelta del bianco e nero enfatizza la drammaticità della realtà immortalata ed evidenzia l’espressione sconfortata sul volto del bambino, inadeguata per la sua giovane età. Questa fotografia ha il potere di scuotere e soprattutto di indurre alla riflessione anche lo spettatore più distratto.

2° classificato:

L'autore, con questa fotografia e in maniera indiscutibilmente magistrale, racconta un momento fondamentale per la sopravvivenza dell'animale: procacciarsi il cibo. Riesce a prevedere le azioni dell'uccello e a immortalarlo nel momento immediatamente precedente al volo. Incredibili, pertanto, i riflessi e la concentrazione. Ottima la composizione fotografica e la nitidezza.

3° classificato:

Questo fotogramma racconta un momento di vita quotidiana di ragazzi che vivono in periferia. Come sinteticamente scritto nella frase sottostante, il gioco racchiude in sé un momento di libertà e di pace interiore, un momento di riscatto, magari, da una condizione poco felice. Il ragazzo che dà le spalle allo spettatore lascia immaginare il proprio volto, così come la sua storia. Le geometrie delle recinzione, la palla catturata immediatamente prima di andare a canestro e il volto del ragazzo sulla destra, intento ad assistere al gioco, donano dinamismo alla fotografia e catturano l’attenzione dello spettatore. Ottima la scelta del bianco e nero e perfetto l’angolo di ripresa.

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